La manutenzione delle coperture in ETFE

La manutenzione delle coperture in ETFE

Le coperture o le facciate in ETFE sono progettate per durare oltre i vent’anni, molto di più rispetto alle coperture in poliestere PVC che subiscono un naturale degrado a seguito dell’esposizione ai raggi UV. Questo però non significa che la copertura possa essere abbandonata a se stessa senza un piano di manutenzione.

In questo articolo vogliamo illustrare l’importanza della manutenzione delle coperture in ETFE che, sebbene pensate per durare decenni, necessitano di una piccola manutenzione annuale al fine di garantire le performance di durata attese.

L’ETFE: il materiale autopulente

Questo slogan non deve essere frainteso. Innanzitutto è necessario fare una premessa a livello chimico riguardo il materiale ETFE. La natura chimica della molecola che compone il film ETFE garantisce grande stabilità nel tempo e il mantenimento della trasparenza tipica del materiale appena estruso. Allo stesso modo, la compattezza e omogeneità della superficie del film che non presenta micropori, garantisce una difficile adesione dello sporco sulla stessa e una facile pulizia con semplice acqua. Per questa ragione il materiale è definito “autopulente” in quanto in quanto sfrutta l’idrorepellenza della superficie per “lavarsi” in caso di pioggia. Nel caso di installazione in luoghi in cui le piogge sono scarse o poco frequenti, l’effetto autopulente non potrà verificarsi e quindi, se necessario, deve essere prevista la rimozione della polvere o dello sporco attraverso pulitura con acqua per mezzo di idropulitrice.

La manutenzione delle coperture o facciate a singolo layer

Nel caso di installazioni a singolo layer, la manutenzione delle strutture in ETFE è davvero minima. Al momento della progettazione, infatti, dovrebbero essere già stati presi in considerazione i seguenti aspetti in grado di ridurre al minimo la necessità di manutenzione:

  1. disposizione delle saldature al fine di non fermare residui di sporco rispetto al naturale defluire dell’acqua piovana. Se il sistema è stato pensato correttamente, l’effetto autopulente sarà massimizzato. C’è da dire che quando le saldature sono complesse, non sempre è possibile garantire la perfetta omogeneità della superficie esterna. In questo caso basterà porre attenzione alle zone interessate attraverso una pulizia mirata con acqua.
  2. riduzione delle aree troppo piatte in cui l’acqua potrebbe fermarsi ed evaporare. Sono queste le zone in cui, con il tempo, si deposita lo sporco e solo forti acquazzoni sono in grado di attivare l’effetto autopulente dell’ETFE. Abbiamo effettuato diversi test per valutare quale sia la pendenza minima realizzabile e vi consigliamo di visionare questa pagina a riguardo.
  3. cura delle zone delle tasche dei cavi, solitamente il punto debole dei sistemi a singolo layer in quando luoghi dove possono annidarsi ragni e moscerini.
  4. installazione del sistema anti volatile sui profili.

Se questi accorgimenti sono stati presi correttamente la manutenzione annuale potrà limitarsi a verificare.

  1. la presenza di piccoli fori
  2. la corretta tensione delle funi
  3. lo stato dei profili di collegamento ed in particolare le viti che ne fissano le varie parti e le sue coperture

Questo intervento garantisce la perfetta tensione del film e quindi la sua ottimale risposta ai carichi.

La manutenzione nelle coperture o facciate a cuscini

Nel caso dei cuscini, invece, la manutenzione non interessa solo la superficie ma anche il sistema di gestione dell’aria composto da 2 sub-sistemi:

  1. la macchina soffiante
  2. il sistema di distribuzione dell’aria

La macchina soffiante deve essere revisionata annualmente per quanto riguarda la pulizia/ricambio dei filtri, al fine di non immettere nei cuscini polvere o altro sporco, difficilmente removibile senza interventi invasivi. Deve anche essere verificata la taratura del sensore di pressione dal quale dipende il mantenimento della pretensione dei cuscini stessi. Questa verifica viene fatta attraverso sensori portatili  che verificano la perfetta corrispondenze del segnale alla macchina e quello effettivamente misurato nei cuscini. Dovrà essere anche verificato il perfetto funzionamento del deumidificatore che ha lo scopo di immettere aria secca nei cuscini. L’aria umida, in particolari condizioni, potrebbe portare ad avere condensa all’interno degli stessi con conseguente accumulo di sporco, funghi e anche un eventuale degrado della stampa.

Le tubazioni dell’aria sono spesso il punto debole delle strutture a cuscini in ETFE. A causa di forme complesse che necessitano di far correre questi tubi negli spazi di risulta, si è costretti ad utilizzare tubi flessibili che possono essere in teflon o PVC. I primi, dal costo importante, garantiscono la tenuta e la durata nel tempo. I secondi, ad un costo inferiore, possono, con il tempo, irrigidirsi e seccarsi fino a creparsi non essendo più a tenuta. Le stesse fascette di giunzione tra i tubi e gli snodi, se non in inox di larghezza importante, possono con il tempo corrodersi e non fare la tenuta necessaria. L’alternativa più duratura, quando la geometria lo consente, è la realizzazione di tubazioni in alluminio. Va comunque tenuto in considerazione che la mancanza di pressione nei cuscini è spesso dovuta all’impianto di distribuzione malandato o realizzato con materiali non idonei.

Le principali cause di danneggiamento delle strutture in ETFE

Esiste una vera e propria lista “nera” della cause che possono danneggiare l’ETFE e che devono essere tenute in considerazione al momento della manutenzione. Esse sono, in ordine di pericolosità:

  1. Lanterne cinesi
  2. Fuochi d’artificio
  3. Uccelli di grosse dimensioni (per esempio gabbiani o altri rapaci, il piccione comune non è in grado di fare particolari danni)
  4. Grandinate di intensità eccezionale.

I punti 1 2 e 3 sono spesso sottovalutati e non tenuti in considerazione mentre l’attenzione è spesso riposta sul punto 4. A questo riguardo abbiamo fatto diversi test che potete visionare a questa pagina e l’esperienza ci dice che le grandinate in grado di forare film da 250 micron devono essere di intensità e forma davvero eccezionale. Probabilmente nello stesso istante stanno andando in frantumi parabrezza e pensiline in vetro ed è quindi da tenere in considerazione che la riparazione, in tempo dei cuscini in ETFE è comunque di gran lunga più economica che la sostituzione di una lastra in vetro che non può mai essere riparata.

Intervenire tempestivamente

La soluzione per la manutenzione delle coperture in ETFE dopo un fenomeno di danneggiamento è reagire in fretta. Maco Technology è a disposizione per far arrivare la propria squadra sul posto in breve tempo e nel caso di infiltrazioni/ fori, intervenire per mettere in sicurezza la struttura nel più breve tempo possibile. Piccoli tagli o infiltrazioni vanno comunque riparati subito al fine di non permettere allo sporco di infiltrarsi in quelle zone che non potrebbero più essere pulite con facilità.

Manutenzione delle strutture in ETFE di nuova costruzione ma anche esistenti

Maco Technology offre sempre i propri prodotti coperti da garanzia, oltre la minima dovuta per legge, previa sottoscrizione di un contratto di manutenzione annuale che, ad un valore stimato al momento della stipula del contratto prevede un sopralluogo annuale, la pulizia della macchina e il suo cambio filtro l’eventuale tesatura delle funi e la riparazione di danni/tagli fino a 5 cm di grandezza. Maco Technology offre questo servizio anche su strutture realizzate da altre aziende. È questo il caso della copertura per l’Acquapark di Concorezzo, struttura realizzata nel 2011 e mai manutenuta.

La struttura, al momento del nostro intervento presentava diverse problematiche dovute alla più banale mancanza di manutenzione. Dalla linea d’aria con guarnizioni corrose dal cloro della piscina e non più a tenuta, quindi non in grado di mantenere i cuscini in pressione a una quantità molto ingente di fori dovuti ai lapilli di fuochi d’artificio fatti esplodere nella zona antistante il parco durante una serata di festa. Le centinaia di forni presenti sul layer esterno hanno reso impossibile il mantenimento in pressione della camera esterna che, in caso di forte pioggia o neve, era solita riempirsi d’acqua che, a suo volta,  ristagnando, aveva provocato la formazione di muffe e sporco nell’intercapedine. L’intervento di manutenzione ha quindi compreso sia la parte aria (macchine ventilanti e tubi di distribuzione resi nuovamente a tenuta e puliti) che la parte ETFE con interventi mirati alla chiusura dei fori e più invasivi di pulizia interna dei cuscini. Questo tipo di intervento rimane l’ultima e opzione prima di optare per la sostituzione completa di alcuni cuscini. Di seguito alcune immagini dell’intervento.

La manutenzione e il controllo del degrado dell’ETFE stampato

È noto come la stampa sull’ETFE non sia una azione banale. Maco Technology ha testato di diversi progetti la stampa in serigrafia e in digitale con risultati ottimi. E’ necessario però essere consapevoli che alcuni colori sono più soggetti all’invecchiamento rispetto ad altri e che la parte stampata sarebbe sempre meglio fosse protetta (in cuscini) e a contatto con aria secca. Diversi progetti a singolo layer con stampa digitale e in serigrafia sono stati realizzati e sono costantemente monitorati al fine di fornire ai futuri clienti tutte le informazioni necessarie per fare una scelta consapevole anche in ottica di durata.

Manutenzione ETFE Centro Fiere

Nel 2023 ci siamo occupati della Manutenzione di una Copertura in Etfe di 6600 metri quadrati a Verona Fiere.

Scopri tutte le nostre realizzazioni in ETFE

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