Il degrado dei teli in poliestere/PVC in impianti di biogas

Il degrado dei teli in poliestere/PVC in impianti di biogas

Il degrado dei teli in poliestere/PVC in coperture per biogas

Il degrado delle coperture a singola e doppia membrana con cui sono realizzati i digestori ma anche le vasche di stoccaggio dei numerosissimi impianti di biogas in Italia, è un tema molto attuale e le cui cause non sono sempre scontate. Il degrado avviene, come mostrato nella fotografia sopra, partendo da un cambio di colore della cupola per passare, in una seconda fase, a compromettere la resistenza strutturale dell’involucro che perde progressivamente la capacità di trattenere il gas e, infine, cede dal punto di vista strutturale.

Le garanzie delle coperture da parte delle aziende produttrici sono spesso molto brevi o del tutto assenti a causa di mancanza di conoscenza/esperienza nell’applicazione di particolari prodotti a contatto con gas o liquami. L’ambiente particolarmente aggressivo quale quello dei digestori degli impianti a biogas (ma anche delle vasche di stoccaggio) obbliga ad un approfondimento mirato sui materiali utilizzabili per le relative coperture.

Maco Technology è stata coinvolta in numerose valutazioni e perizie riguardanti la tematica in oggetto e offre i suoi servizi di consulenza a chi si trova nella necessità di cambiare il manto di copertura del proprio digestore o vasca di stoccaggio a causa della scarsa tenuta al gas o, in casi estremi, alla rottura della copertura. Prima di affrontare ogni intervento, però, è consigliato effettuare una valutazione sull’esistente per capire le cause del degrado precoce così da identificare il prodotto sostitutivo migliore e le azioni da intraprendere per non incappare nella stessa situazione nel breve periodo. Da notare che i prodotti da utilizzare possono cambiare a seconda del tipo di digestione in atto all’interno dell’impianto, i materiali impiegati per la fermentazione, la temperatura di esercizio, la latitudine dell’installazione (e quindi l’irraggiamento) etc etc.

Maco Technology fonda la sua consulenza partendo da una analisi chimica del materiale danneggiato, possibilmente paragonandola con un materiale non degradato, fornito dalla casa produttrice del telo.  Le analisi si concentrano su due problematiche principali: il danneggiamento del coating di copertura e il danneggiamento delle saldature.

Il danneggiamento del coating

Come evidente nella fotografia qui riportata e scattata dagli autori di questo blog, il coating può differire molto perfino in partite di telo utilizzate per una stessa cupola gasometrica. Il risultato è un degrado molto rapido del coating difettoso che “fiorisce” e lascia esposta la fibra di poliestere la quale, a contatto con l’ambiente aggressivo del biogas, perde le sue proprietà meccaniche nel giro di pochi mesi, portando alla rottura del sistema.

telo-digestore

Solo l’attenta selezione dei materiali, l’obbligo a chiedere alla casa produttrice la certificazioni di qualità e l’affidamento a progettisti attenti può mettere al riparo i gestori degli impianti di biogas da disagi e danni economici che possono raggiungere dimensioni tali da non giustificare la ricerca a tutti i costi del prezzo più basso per ottenere un risparmio iniziale.

Degrado-progressivo-cupole-biogas

Danni alle saldature

Una analisi al microscopio delle saldature permette di capire a livello micorscopico la solidità delle giunzioni e prevedere il copertamento di esse ad elevate temperature, spesso causa del distaccamento di esse con relativo danno alla copertura nel suo complesso.

Saldature-teli-PVC

Per concludere si segnala che Maco Technology è allo studio, attraverso il progetto europeo Miltitexco, di sensori (“marker”) in grado di segnalare, attraverso il cambio colore, la presenza o meno di sistanze potenzialmente pericolose per l’integrità del telo. Questi prodotti, una volta pronti alla commercializzazione permetteranno a fornitori e utilizzatori di essere garantiti nell’utilizzo di particolari materiali senza incappare nelle attuali controversie e contestazioni, purtroppo all’ordine del giorno. Approfondimenti su questo tema possono essere consultati qui.

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